Il codice ATECO è indispensabile per circoscrivere l’attività di un libero professionista o lavoratore autonomo: si tratta di successione ben definita di numeri e lettere che, in base a determinati schemi, permette di classificare in modo univoco ogni singola attività economica presente in Italia.
Individuare il codice ATECO che corrisponda perfettamente ad un’attività è fondamentale per l’apertura della partita IVA, per cambiare settore professionale o definire meglio i propri compiti lavorativi.
Codice ATECO: cos’è e a cosa serve?
Tra i dati da avere a portata di mano in fase di apertura di partita IVA, uno dei più importanti è proprio il codice ATECO. Questa successione alfanumerica permette di identificare chiaramente l’attività svolta dal libero professionista, ne delinea i diritti e doveri fiscali e contributivi e le eventuali agevolazioni.
La stessa sigla ATECO deriva dalle lettere iniziali di ATtività ECOnomiche, si tratta di una nomenclatura adottata dall’Istituto Nazionale di Statistica italiano (ISTAT). In particolare, la classificazione attualmente in vigore è ATECO 2007, introdotta ufficialmente il 1° Gennaio 2008. Grazie al codice ATECO, l’ISTAT conduce ricerche periodiche sulle condizioni del lavoratore libero professionista in Italia, definendo anche i rischi di ogni categoria professionale.
Ad ogni codice ATECO corrisponde anche un coefficiente di redditività: una percentuale specifica sulla quale viene calcolato il reddito imponibile nel caso del regime forfettario, imprescindibile quindi non sbagliare il codice ATECO per non incorrere in problemi fiscali.
Come è composto un codice ATECO?
Il codice ATECO è composto da una successione specifica di lettere e numeri. L’ordine non è casuale, numeri e lettere hanno significati diversi:
- La prima lettera definisce il macrosettore economico di appartenenza di quella specifica attività:
a – agricoltura, silvicoltura e pesca
b – estrazione di minerali da cave e miniere
c – attività manifatturiere
d – fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata
e – fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento
f – costruzioni
g – commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli
h – trasporto e magazzinaggio
i – attività dei servizi di alloggio e di ristorazione
j – servizi di informazione e comunicazione
k – attività finanziarie e assicurative
l – attività immobiliari
m – attività professionali, scientifiche e tecniche
n – noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese
o – amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria
p – istruzione
q – sanità e assistenza sociale
r – attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento
s – altre attività di servizi
t – attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico; produzione di beni e servizi indifferenziati per uso proprio da parte di famiglie e convivenze
u – organizzazioni ed organismi extraterritoriali
- I numeri che seguono offrono una panoramica più o meno profonda di informazioni rispetto a divisione (prime due cifre, in totale le divisioni sono 99), gruppo (terza cifra), classe (quarta cifra), categoria (quinta cifra) e sottocategoria (sesta cifra) dell’attività svolta.
L’evoluzione del mercato del lavoro ha portato alla nascita di nuovi mestieri a partita IVA, legati alla digitalizzazione e destinati a diventare le professioni del futuro. Se si è già in possesso di partita IVA aperta, è bene controllare spesso che il codice ATECO sia rimasto invariato o rivolgersi ad un commercialista per non incorrere in sanzioni.
Come trovare il Codice ATECO per la tua attività
Se hai già una partita IVA, trovi il codice ATECO corrispondente alla tua attività sulla visura camerale e sul certificato di attribuzione.
Se invece desideri aprire la tua prima partita IVA, verifica attentamente la categoria professionale che corrisponde alla tua attività. Puoi verificare le specifiche di ogni codice sulla piattaforma CodiceAteco, inserendo le parole chiave specifiche che ti porteranno a identificare l’ATECO corretto, oppure sul sul sito dell’Agenzia delle Entrate.