Stai considerando l’idea di entrare nel mondo del lavoro autonomo? In base all’attività che vorrai intraprendere, hai la possibilità di scegliere tra varie opzioni fiscali e organizzative, ognuna con caratteristiche, procedure e requisiti unici.
Tra queste, la figura del libero professionista e quella del titolare di ditta individuale spesso generano confusione: nonostante entrambe consentano di operare in modo indipendente, esistono alcune differenze in termini burocratici che le distinguono nettamente.
Chi è il libero professionista?
Il libero professionista svolge un’attività prevalentemente intellettuale. Queste figure hanno acquisito una specifica professionalità ed esperienza, spesso attraverso percorsi di istruzione e scelte accademiche dedicate.
Di solito, il libero professionista offre prestazioni ad alto contenuto intellettuale e, a differenza delle ditte individuali, può offrire esclusivamente servizi, e non beni. È comune che il professionista sia iscritto ad ordini, albi e categorie professionali, in base alla natura della propria funzione. Esempi di liberi professionisti includono medici, ingegneri, geometri, veterinari e avvocati.
Cos’è una ditta individuale?
Le ditte individuali sono istituite da artigiani e commercianti che operano in proprio. Gli artigiani svolgono attività manuali, mentre i commercianti acquistano e vendono beni e servizi.
A differenza dei liberi professionisti, le ditte individuali sono obbligate alla registrazione presso il Registro Imprese della Camera di Commercio della loro provincia di appartenenza. Tra le ditte individuali rientrano figure come idraulici, parrucchieri, elettricisti, negozianti, ambulanti e grossisti. Inoltre, se l’attività viene svolta in ambito familiare, può essere inquadrata come impresa familiare o impresa coniugale.
Differenze burocratiche tra professionista e ditta individuale
Come già accennato, la distinzione principale tra un libero professionista e una ditta individuale riguarda il processo di registrazione presso la Camera di Commercio. Le ditte individuali, infatti, sono obbligate a registrarsi al Registro Imprese, mentre i liberi professionisti devono iscriversi al relativo albo di categoria, ma solamente dopo aver superato l’esame di abilitazione necessario per la loro professione.
Entrambe le forme di lavoro autonomo richiedono l’apertura di una partita IVA, la scelta di un codice ATECO appropriato per l’attività professionale e la determinazione del regime fiscale più adatto alle proprie esigenze, che può essere l’ordinario o il forfettario. La selezione del regime fiscale influenzerà poi la definizione delle spese deducibili per il libero professionista o la ditta individuale.
Dirigere la propria attività può essere impegnativo, ma grazie ai nuovi strumenti digitali per i lavoratori autonomi è possibile semplificare molti aspetti operativi e fiscali. Il network BeProf è qui per supportarti in ogni passo del tuo percorso professionale, con un ventaglio di collaborazioni innovative che possono dimezzare i tempi e gli sforzi che dedichi all’organizzazione del tuo lavoro. Tra queste, la partnership con Zucchetti ti permette di gestire al meglio la contabilità e le finanze, fornendoti un valido supporto per la rendicontazione delle fatture elettroniche.