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Conto corrente per Partita IVA: è necessario?

9 Gennaio 2023

La Redazione

BeProf

Conto corrente per Partita IVA: è necessario?

Per chi ha appena avviato o da tempo svolge la propria attività da libero professionista è importante informarsi sulle modalità di gestione del lavoro. È obbligatorio il conto corrente per i titolari di partita IVA? Molto semplicemente, che si tratti di un architetto libero professionista, un avvocato, un medico, un web designer o di altri titolari di partita IVA, il conto corrente dedicato non è obbligatorio ma potrebbe essere un vantaggio determinante per una conduzione professionale semplificata.

 

Liberi professionisti e il conto corrente

Nel caso di un lavoro nella libera professione, non c’è un obbligo per le persone fisiche di aprire un conto corrente, o meglio, un conto dedicato unicamente ai movimenti in entrata e in uscita dell’attività, al contrario delle ditte individuali a cui è richiesto. Il conto corrente dell’attività sarebbe dovuto diventare obbligatorio dal 01 Gennaio 2020 con la nuova Legge di Bilancio, normativa annullata e mai messa in atto.

 

È da tenere comunque in considerazione le richieste del Decreto Bersani del 2006 o anche Decreto Legge del 4/7/2006 n.223, con il quale i pagamenti di tasse e contributi possono essere eseguiti solo tramite sistemi telematici: non essendo possibile il pagamento in contanti all’Agenzia delle Entrate, è essenziale disporre di un conto corrente personale per i differenti versamenti e che consenta di ultimare tutte le esecuzioni fiscali e contributive. È necessario, ad esempio, per effettuare il pagamento telematico delle imposte e dei contributi mediante i modelli F24, quindi per lavorare senza alcun impedimento è sicuramente utile possedere un conto corrente intestato al lavoratore autonomo o al titolare di partita IVA.

 

Il conto corrente per pagare gli F24

I liberi professionisti con Partita IVA hanno l’obbligo di pagare telematicamente imposte e contributi: via homebanking o con l’addebito predisposto dal proprio commercialista tramite canali web dell’Agenzia delle Entrate. Non avendo un conto corrente dedicato bisogna prestare attenzione alla carta personale utilizzata, infatti spesso non è possibile addebitare il pagamento dei modelli F24 con carte prepagate anche munite di codice IBAN.

 

I vantaggi del conto corrente per Partita IVA

Pur non esistendo l’obbligatorietà, l’apertura del conto corrente per Partita IVA ordinaria o di un conto corrente per partita IVA forfettaria, dedicato unicamente ai movimenti dell’attività, è consigliabile per differenti motivi e porta vari vantaggi.

 

Sicuramente, la gestione delle finanze sarà rigorosamente più accertata, tutte le somme in entrata e in uscita saranno esaminate e tenute sotto controllo più attentamente, inoltre, è utile a distinguere le spese personali dalle spese riguardanti l’attività e a tener traccia degli incassi per i quali si è emesso fattura elettronica.

 

Ciò semplifica la verifica fiscale e gli accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate e diminuisce il rischio di ricevere delle sanzioni per spese e movimenti non giustificati che devono avere causali chiare e specifiche, oltre a non far confusione con i traffici non direttamente pertinenti alla partita IVA e all’attività.

 

In aggiunta, c’è anche la possibilità di monitorare lo sviluppo finanziario del lavoro e considerare ulteriori miglioramenti da applicare per ottenere risultati più proficui.

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