La professione di Mystery Shopper non è molto diffusa attualmente, in quanto accessibile ad un numero ristretto di persone. Risulta, infatti, più semplice iniziare quest’attività per coloro che vivono nelle grandi città o che viaggiano frequentemente. Il Mystery Shopping è una tecnica di marketing che consiste nel verificare se un’azienda rispetta determinati standard, analizzando il servizio o prodotto che offre.
Per fare ciò, vengono impiegati dei Mystery Shopper, ovvero dei clienti “in incognito” che si recano presso il punto vendita in questione, fornendo una valutazione completa e individuando eventuali aree di miglioramento del servizio.
Come si svolge l’attività?
Durante un incarico come Mystery Shopper, le attività da svolgere variano in base alle richieste specifiche dell’azienda, che possono essere riassunte in tre principali:
- fotografare determinate aree all’interno del punto vendita;
- porre domande al personale;
- effettuare piccoli acquisti.
Per svolgere il lavoro in modo ottimale è importante superare timidezze e mantenere un comportamento discreto, oltre che essere in possesso di uno smartphone con le applicazioni adeguate.
In particolare, è di interesse per l’azienda che richiede questo servizio:
- verificare che l’allestimento del punto vendita rispetti le linee guida stabilite dalla casa madre;
- controllare che si rispettino le norme fiscali, come l’emissione degli scontrini;
- verificare che non ci siano pratiche di concorrenza sleale, tra cui l’attrazione illecita dei clienti da parte del punto vendita affiliato.
Come diventare Mystery Shopper?
Per intraprendere questa carriera non è richiesta una formazione specifica o particolari requisiti accademici; tuttavia, è essenziale possedere buone capacità di valutazione, spirito di osservazione e pensiero critico.
Approcciarsi alla professione di Mystery Shopper è relativamente semplice: il primo passo è consultare agenzie web specializzate in questi servizi, e successivamente candidarsi per le posizioni disponibili nella propria zona.
Quali sono gli aspetti fiscali?
All’inizio dell’attività, essendo incarichi sporadici, la professione di Mystery Shopper rientra nella categoria di lavoratore autonomo occasionale, secondo l’articolo 2222 del Codice Civile. Questo significa che non è necessario aprire una Partita IVA o emettere fatture, ma per i compensi ricevuti è sufficiente rilasciare una semplice ricevuta esente da IVA e soggetta ad una ritenuta d’acconto del 20%. Nel caso in cui i compensi superino i 77,47 euro, sarà necessario applicare una marca da bollo da 2 euro sulla ricevuta.
I compensi derivanti da questa attività, classificati come redditi diversi, dovranno essere inseriti nella dichiarazione annuale, utilizzando il modello unico o il modello 730. La società committente dovrà poi fornire una certificazione delle ritenute fiscali entro il 28 febbraio dell’anno successivo allo svolgimento dell’incarico, nota come CU (Certificazione Unica). I contributi previdenziali, infine, andranno versati solo se il reddito annuo supera i 5.000 euro; una volta superata questa soglia, sarà obbligatorio iscriversi alla Gestione Separata INPS e versare loro i contributi.