Bonus mobili 2025, le regole per i forfettari e per le partite IVA ordinarie

5 Marzo 2023

Bonus mobili 2025, le regole per i forfettari e per le partite IVA ordinarie

Il Bonus mobili è una agevolazione fiscale prevista dalla legge italiana per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici da destinare all’arredamento di un immobile. Questo bonus rientra tra i benefici previsti per la ristrutturazione, e si può ottenere indicando le spese sostenute in sede di dichiarazione dei redditi, tramite il modello 730 o modello Redditi persone fisiche.

Cosa prevede?

Si tratta di una detrazione Irpef del 50% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2025, relative all’acquisto di mobili ed elettrodomestici nuovi. Tuttavia, per poter usufruire del bonus ci sono alcuni requisiti da rispettare:

  1. l’immobile di riferimento deve essere ad uso abitativo;
  2. i mobili e gli elettrodomestici devono essere di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori.

Inoltre, affinché il bonus possa essere richiesto, è necessario che gli interventi di ristrutturazione siano stati effettuati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente all’acquisto dei beni.

Bonus mobili per le Partite IVA forfettarie

Le Partite IVA che adottano il regime forfettario possono incontrare difficoltà nell’ottenere il bonus, poiché esso si presenta come una detrazione dall’IRPEF che non è deducibile dall’imposta forfettaria. Questa situazione crea un problema per i titolari, in quanto non possono dedurre alcuna spesa e il bonus mobili si richiede solo in sede di dichiarazione dei redditi.

Titolari forfettari: eccezioni

In genere, quindi, questo tipo di contribuenti non possono richiedere la detrazione del bonus, ma ci sono alcune eccezioni che vanno specificate:

  • il coniuge può essere considerato beneficiario del bonus se è un lavoratore dipendente o possiede una Partita IVA ordinaria;
  • possono ottenere l’agevolazione se percepiscono redditi da altre fonti soggette ad Irpef, come un contratto di locazione;
  • chi possiede un reddito da lavoro dipendente, oltre all’attività con Partita IVA, può ancora usufruire del bonus mobili.

Bonus mobili: limite di spese

La Legge di Bilancio ha stabilito che il bonus mobili ed elettrodomestici è accessibile a coloro che sostengono spese d’acquisto fino ad un massimo di 5.000 euro per l’anno 2025. La detrazione va ripartita tra gli aventi diritto in 10 quote annuali di pari importo.

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Documentazione necessaria

Per usufruire della detrazione è fondamentale conservare i seguenti documenti:

  • La prova del pagamento (ricevuta del bonifico o della transazione con carta).
  • Le fatture d’acquisto dei beni, riportanti natura, qualità e quantità dei beni acquistati.
  • Lo scontrino fiscale che indichi il codice fiscale dell’acquirente e la descrizione dettagliata dei beni acquistati.

Novità 2025: spese incluse

Oltre ai mobili principali (letti, armadi, tavoli, sedie), sono incluse nella detrazione anche le spese relative al trasporto e al montaggio degli arredi. Inoltre, è possibile beneficiare del bonus anche per acquisti effettuati all’estero, purché siano rispettate le modalità di pagamento tracciabili.

Tra gli elettrodomestici agevolabili rientrano anche apparecchi come asciugatrici e microonde (purché rispettino i requisiti energetici), mentre sono esclusi pavimenti, tende e altri complementi d’arredo secondari.

Compatibilità con altri incentivi

Il Bonus mobili 2025 è compatibile con altre agevolazioni fiscali legate alla casa, come l’Ecobonus o il Sismabonus. Tuttavia, ciascun incentivo deve essere richiesto separatamente e rispettando i requisiti specifici previsti dalla normativa. 

Ad esempio, mentre il Bonus mobili richiede interventi di ristrutturazione edilizia come condizione necessaria, altri incentivi potrebbero avere criteri diversi legati all’efficienza energetica o alla sicurezza sismica. 

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