Come aprire una partita IVA da content creator?

25 Settembre 2022

Come aprire una partita IVA da content creator?

I nuovi mestieri digitali sono tra i più richiesti dal mercato del lavoro nel 2022, e stanno portando giovani e giovanissimi verso la strada del lavoro autonomo. Se privi di una guida semplice ed esaustiva, aprire la partita IVA può sembrare un’impresa.

 

Lavori come content creator e hai intenzione di metterti in proprio? Sei un influencer dei nuovi media o un social media manager? Ti guideremo passo passo nell’apertura della tua prima partita IVA per lavorare nel marketing digitale.

Partita iva per influencer e content creator, quando serve?

Tra piani editoriali e social media strategy, hai iniziato a muovere i primi passi nel mondo del lavoro con una sfilza di collaborazioni occasionali: se il tuo business sta crescendo, forse è arrivato il momento di aprire una partita IVA.

 

Infatti, un autonomo può lavorare come collaboratore occasionale tramite ritenuta d’acconto solo per un tempo e reddito limite: 30 giorni di lavoro e un massimo di 5 mila euro di corrispettivo per ciascun committente. Quando cresce il lavoro e aumenta il fatturato, è necessario aprire la partita IVA, scegliere il regime di tassazione e iniziare a versare i contributi.

Aprire la partita IVA se lavori nel digitale: tutti gli step

Se sei un giovane creator digitale e vuoi aprire la partita IVA, il processo è sicuramente più semplice di ciò che credi. Segui passo passo questi quattro step e potrai iniziare la tua carriera da libero professionista in un batter d’occhio.

 

Scarica il modulo Modello AA9/12, compilalo e inoltralo all’Agenzia delle Entrate: dovrai inserire una serie di informazioni fiscali, dati anagrafici, il codice ATECO, la sede dell’attività e l’inquadramento fiscale: vediamo passo passo i punti meno conosciuti.

Come identificare il codice ATECO per la tua professione?

Il codice ATECO identifica un’attività o settore economico nel mercato del lavoro. Per le nuove professioni digitali, l’influencer, il copywriter, il media planner, non è ancora disponibile un codice identificativo univoco. Puoi scegliere di optare per il codice generico:

 

  • 90.99 – Altre attività professionali nca.

 

Oppure di inserire la tua professione in una macroarea relativa al marketing e alla pubblicità:

 

  • 11.02 – Conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari;
  • 11.01 – Ideazione di campagne pubblicitarie.

Qual è il regime fiscale adatto ai content creator?

Il regime fiscale agevolato, o forfettario, potrebbe essere la scelta più conveniente per chi apre la sua prima attività in proprio. Come suggerisce il nome, questo regime garantisce una serie di benefici ai contribuenti.

 

L’agevolazione più importante riguarda la tassazione: scegliendo il regime fiscale forfettario, infatti, non pagherai le imposte in base agli scaglioni IRPEF, ma sarai soggetto a un’aliquota sostitutiva:

 

  • 5% sull’utile per i primi cinque anni di attività;
  • 15% sull’utile dal sesto anno di attività.

 

L’utile prodotto da un’attività su cui si applicherà l’aliquota è definito dal coefficiente di redditività: una percentuale forfettaria stimata dallo Stato. Inoltre, il regime forfettario esonera il lavoratore dalla franchigia IVA: permette così di offrire tariffe più competitive sul mercato.

 

I requisiti per accedere al regime forfettario sono: l’obbligo di residenza in Italia o in un territorio Europeo; il limite di reddito di 65.000 euro annui.

Ultimo step: l’iscrizione alla cassa di previdenza

Necessaria anche l’iscrizione alla sezione professionisti della Gestione Separata INPS. I nuovi mestieri e le figure che svolgono attività innovative come il SMM, il copywriter, il content creator, il webmaster, non sono ancora iscritti a un albo o ad una una specifica cassa di riferimento.

 

Per versare i contributi sarà quindi indispensabile completare l’iscrizione alla cosiddetta Gestione Separata INPS: qui i contributi saranno calcolati in proporzione al reddito imponibile.

Dove può lavorare un content creator freelance?

Il lavoro agile è un trend del momento, soprattutto per i mestieri che riguardano il mondo digital. Nel caso di professionisti a partita IVA e collaboratori, lavorare da casa è spesso la scelta più scontata, ma non è l’unica!

Il network BeProf permette agli autonomi di accedere alle agevolazioni Palazzo della Luce, uno spazio di design in centro a Treviso: uffici, coworking e postazioni lavorative dotate di ogni comfort, spazi che regalano occasioni di confronto e arricchimento, contaminazione di idee e crescita professionale.

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