La figura del wedding planner richiede una combinazione unica di competenze creative, organizzative e interpersonali, unite a una profonda conoscenza del settore matrimoniale. I wedding planner assistono e supportano i futuri sposi nella preparazione, organizzazione e gestione del loro grande giorno, guidandoli nelle varie scelte da affrontare e rispettando le risorse finanziarie a disposizione. La crescente domanda di servizi personalizzati e l’evoluzione delle tendenze nel settore nuziale hanno reso questa professione particolarmente attraente per chi possiede una passione per il mondo delle cerimonie e uno spiccato gusto estetico.
Per intraprendere questa carriera, l’apertura della Partita IVA rappresenta il primo passo. Questo articolo fornirà una guida dettagliata sugli step principali da seguire, aggiornata al contesto del 2025, includendo informazioni su formazione, inquadramento fiscale, codici ATECO, regimi fiscali e contributi previdenziali. Inoltre, verranno esplorate le nuove tendenze e opportunità emerse nel settore negli ultimi anni, offrendo una panoramica completa per chi desidera avviare o sviluppare la propria attività come wedding planner.
Formazione e competenze per diventare wedding planner
La formazione per diventare wedding planner non prevede percorsi obbligatori specifici secondo la legge italiana. Tuttavia, la frequentazione di corsi specializzati risulta altamente consigliata per acquisire le competenze necessarie al successo in questo campo. Questi corsi offrono l’opportunità di ottenere attestati di partecipazione e, soprattutto, di apprendere nozioni fondamentali per raggiungere professionalità in ruoli come wedding planner, event planner, wedding designer e wedding coordinator.
L’esperienza pratica, affiancata alla formazione teorica, gioca un ruolo chiave nel percorso di crescita professionale. Lavorare direttamente nel settore permette di applicare le conoscenze acquisite e di sviluppare una rete di contatti preziosa per il futuro della propria attività.
Aprire la partita iva come wedding planner: procedure e costi
L’apertura della Partita IVA per un wedding planner può seguire due percorsi principali: come libero professionista o come ditta individuale. La scelta influenza procedure e costi associati.
Per i liberi professionisti, l’apertura risulta gratuita e non richiede l’iscrizione al Registro delle Imprese. Le ditte individuali, invece, affrontano procedure più lunghe e costi aggiuntivi, ma possono offrire un servizio completo come agenzia.
In entrambi i casi, il primo passo consiste nell’invio del modello AA9/12 all’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dall’inizio dell’attività. Questo modulo deve contenere informazioni sul codice Ateco scelto, il regime fiscale adottato e la cassa previdenziale di riferimento.
Codice ATECO e regime fiscale per wedding planner
Per i wedding planner, la scelta del codice Ateco si orienta tra due opzioni principali:
- 96.09.05 – Organizzazione di feste e cerimonie coefficiente di redditività 67%
- 74.90.99 – Altre attività professionali coefficiente di redditività 78%
Riguardo al regime fiscale, il regime forfettario rimane l’opzione più vantaggiosa nel 2025, con una tassazione del 15% 5% per i primi 5 anni sul reddito imponibile per attività con ricavi annui fino a 85.000 euro. Questo regime “agevolato” comporta meno obblighi per i titolari di Partita IVA, inclusa l’esenzione dall’applicazione dell’IVA in fattura e dall’emissione di fatture elettroniche per guadagni annuali fino a 25.000 euro.
Contributi previdenziali e nuove opportunità nel settore
I contributi previdenziali variano in base all’inquadramento:
- Liberi professionisti: iscrizione alla Gestione Separata INPS con contributi pari al 26,23% del reddito imponibile
- Ditte individuali: iscrizione alla Gestione Artigiani e Commercianti con un contributo fisso di 3.836 euro per redditi fino a 15.953 euro, più un 24% sulla parte eccedente
Innovazioni e trend nel wedding planning del 2025
Il settore del wedding planning ha visto significative evoluzioni negli ultimi anni. La digitalizzazione ha trasformato molti aspetti della professione, dalla gestione dei clienti alla promozione dei servizi. L’uso di piattaforme di gestione eventi online ha semplificato la coordinazione tra fornitori e clienti, mentre i social media hanno assunto un ruolo centrale nel marketing dei servizi di wedding planning.
La sostenibilità ha guadagnato importanza nelle scelte dei futuri sposi, spingendo i wedding planner a proporre soluzioni eco-friendly per cerimonie e ricevimenti. Questo trend ha aperto nuove opportunità di specializzazione nel settore dei matrimoni green.
L’internazionalizzazione del mercato ha portato a un aumento della domanda di destination wedding, richiedendo ai professionisti competenze linguistiche e conoscenze delle normative internazionali.
Infine, la personalizzazione estrema degli eventi ha spinto i wedding planner a sviluppare competenze in ambiti sempre più specifici, dalla scenografia digitale all’integrazione di tecnologie immersive come la realtà aumentata negli eventi nuziali.