Tutelare la propria salute e quella dei propri cari è tra gli interessi fondamentali del lavoratore autonomo in Italia. Nonostante la legge di bilancio 2022 abbia portato novità interessanti sulla scena nazionale, i sussidi statali non sempre riescono a soddisfare adeguatamente le esigenze dei liberi professionisti in termini di cure e assistenza. Per questo motivo i lavoratori a partita IVA decidono sempre più frequentemente di rivolgersi a società assicurative per stipulare una polizza sanitaria, malattia o infortunio, anche a seguito dell’emergenza da Covid-19.
Assicurazione malattia per partite IVA: perché è importante?
In un panorama culturale che presta sempre più attenzione alla salute umana, una polizza sanitaria diventa il prezzo della tranquillità. Il mondo dei lavoratori autonomi è giornalmente esposto ad una serie di rischi che, non essendo protetti da un datore di lavoro, possono portare seri svantaggi. Tra questi, un tassello fondamentale e insidioso è legato alla mancata tutela su malattie e infortuni, che può portare alla sospensione forzata del lavoro.
La stipula di un’assicurazione sanitaria privata permette al lavoratore autonomo di ottenere rimborsi totali o parziali sulle spese mediche ordinarie e straordinarie, tra cui le visite mediche, gli esami e gli accertamenti, le eventuali prestazioni e ospedaliere e presso strutture private e le terapie di cura.
I vari Ordini e Collegi della libera professione stipulano spesso convenzioni vantaggiose con le più importanti compagnie assicurative, in modo da avvantaggiare e incentivare la tutela dei propri associati.
Come scegliere la migliore polizza sanitaria professionisti
Individuare la polizza sanitaria più conveniente per la propria professione non è semplice. Un’attenta analisi dei parametri stabiliti da ogni compagnia assicurativa è uno step cruciale per individuare la formula più adatta alle proprie esigenze.
Capita spesso che le compagnie pongano limiti rispetto a chi può essere assicurato, per esempio in caso di età avanzata o di patologie pregresse. Per orientarsi nel mercato delle assicurazioni sanitarie e trovare quella più adeguata, è bene valutare il massimale (abbastanza alto da coprire eventuali rischi severi) e la franchigia (deve corrispondere alle possibilità di spesa personali). Il servizio di assistenza della polizza selezionata deve essere reattivo e completo, così come il ventaglio di servizi aggiuntivi, in modo da realizzare un piano assicurativo su misura per le necessità di un libero professionista.
I vari tipi di polizza sanitaria per tutelare i liberi professionisti
Le compagnie assicurative mettono a disposizione degli autonomi varie formule e tipologie di polizze sanitarie, volte a coprire determinate esigenze e rischi:
- Polizza sanitaria: copre gli esami diagnostici, le cure e i ricoveri ospedalieri e in clinica privata, le cure sia per il singolo che per la famiglia;
- Polizza infortunio: in caso di sinistro, copre le spese relative alla diagnostica e alla cura del lavoratore;
- Polizza per assistenza domiciliare: copre le spese di un’eventuale assistenza domiciliare necessaria in caso di infortunio;
- Polizza per invalidità permanente: prevede l’erogazione di un indennizzo se il lavoratore subisce un’invalidità non temporanea;
- Polizza sanitaria viaggio: copre il lavoratore da infortuni e sinistri per una durata di tempo limitata, mentre si trova in trasferta;
- Polizza dentistica: copre una parte delle cure dentistiche, come le visite di controllo o le estrazioni. Si tratta di una polizza extra, generalmente non prevista dalle assicurazioni standard. Il network BeProf supporta la cura odontoiatrica del cittadino libero professionista con il piano rimborso spese ANDI, per gli autonomi titolari di copertura sanitaria.