La maternità rappresenta uno dei momenti più emozionanti e trasformativi nella vita di una donna. Tra attese, speranze ed emozioni, non mancano anche una serie di interrogativi e incertezze, soprattutto quando si è titolari di partita IVA.
In questo articolo analizzeremo nel dettaglio tutto ciò che riguarda il congedo di maternità, per aiutare le future mamme imprenditrici e le lavoratrici autonome a scoprire i diritti, i vantaggi e il supporto disponibile nel 2023.
Che cos’è il congedo di maternità?
Il congedo di maternità è una prestazione economica sostitutiva del reddito, garantita alle donne in attesa o che hanno appena dato alla luce un figlio. Per le lavoratrici autonome con partita IVA, questo periodo è regolamentato da specifiche normative che ne definiscono durata, benefici e modalità di accesso.
Il congedo di maternità è garantito anche alle partite IVA?
Anche le lavoratrici autonome e titolari di partita IVA possono usufruire del congedo di maternità, l’importante è che siano in regola con i contributi. È possibile accedere all’indennità sia in regime ordinario che forfettario, anche detto contabilità semplificata.
Quanto dura il congedo maternità per le partite IVA?
Il congedo di maternità 2023 per le partite IVA è previsto per cinque mesi che, grazie ad un’elevata flessibilità, possono essere suddivisi in base alle esigenze della lavoratrice. Questo significa che, ad esempio, potrebbe iniziare il congedo un mese prima della data prevista del parto e prolungarlo per quattro mesi dopo la nascita del bambino.
A quanto ammonta il congedo maternità?
L’importo dell’indennità di maternità per le titolari di partita IVA ammonta a cinque mensilità, ciascuna corrispondente all’80% del reddito professionale dichiarato nel secondo anno precedente a quello in cui viene presentata la richiesta.
Inoltre, nei primi tre anni di vita del neonato, le titolari di partita IVA hanno diritto a sei mesi di congedo parentale, durante i quali riceveranno un’indennità pari al 30% del reddito professionale.
Al contrario del dipendente, la lavoratrice autonoma ha la possibilità di continuare a svolgere la sua attività professionale anche durante il periodo di congedo.
Benefici disponibili per le lavoratrici autonome in maternità
Oltre all’indennità di maternità, le lavoratrici autonome possono accedere a una serie di benefici e strumenti di supporto. Ad esempio, possono richiedere un contributo per l’assistenza al neonato durante le prime fasi di crescita, o usufruire di agevolazioni fiscali.
Per ogni neo-mamma che gestisce una partita IVA, è fondamentale rimanere costantemente aggiornata sulle nuove opportunità riguardanti le coperture sanitarie e il sostegno professionale. All’interno del network BeProf, avrai accesso a partnership esclusive che ti consentiranno di rimanere al passo con gli sviluppi burocratici e fiscali che riguardano la tua attività.
Tra queste partnership, la collaborazione tra BeProf e Family+Happy ti offre l’opportunità di accedere a offerte speciali su servizi di babysitting certificato, per garantirti maggiore tranquillità e aiutarti a bilanciare la tua vita privata con gli adempimenti professionali.