Finanziamenti europei per liberi professionisti: quali sono e come richiederli

21 Aprile 2023

Finanziamenti europei per liberi professionisti: quali sono e come richiederli

I liberi professionisti si ritrovano spesso in situazioni in cui devono affrontare delle spese per migliorare le loro competenze e aumentare la credibilità professionale. In passato, questa categoria di lavoratori non poteva accedere ai fondi messi a disposizione dall’Unione Europea, ma oggi i liberi professionisti hanno la possibilità di ottenere finanziamenti così come piccole e medie imprese (Pmi), grazie alla Legge di Stabilità del 2016. Se sei un libero professionista e vuoi accedere ai contributi Ue, qui puoi trovare tutte le informazioni necessarie per capire quali sono i migliori a cui presentare richiesta.

 

Che cosa sono i finanziamenti europei?

I finanziamenti europei sono uno strumento importante per supportare lo sviluppo e la crescita delle attività economiche. Proprio per questo motivo, l’Ue promuove la partecipazione dei liberi professionisti a programmi di finanziamento, rivolti a progetti di ricerca, sviluppo, innovazione e formazione. 

In questo modo i professionisti possono accedere a risorse economiche di alta qualità, mirando ad accrescere la propria preparazione e reputazione professionale.

Esistono due tipologie di fondi europei, vediamo insieme le loro differenze.

 

Fondi diretti

Sono emessi e gestiti dalla Comunità Europea e si distinguono in:

  • programmi tematici o comunitari;
  • strumenti per l’assistenza esterna.

Solitamente i finanziamenti vengono proposti sotto forma di sovvenzione, legata ad uno specifico progetto, e proprio l’Ue invita i soggetti in questione a presentare progetti e bandi per appaltare beni e servizi.

 

Fondi indiretti 

Questi fondi, detti anche fondi strutturali, sono creati dalla Comunità Europea ma gestiti dai Paesi membri, tramite i Pon (Programmi operativi nazionali) e i Por (Piani operativi regionali). 

Nel primo caso, i Pon sono regolati dalle regioni e comprendono:

  • FESR: Fondo europeo di sviluppo regionale, diretto a finanziare la ricerca e lo sviluppo;
  • FSE: Fondo sociale europeo, mirato ad eliminare la povertà e promuovere l’istruzione;
  • FEOGA: Fondo Europeo Agricolo Orientamento e Garanzia, per il miglioramento della competitività, qualità e tutela del paesaggio;
  • SFOP: Strumenti finanziari di orientamento alla pesca, per facilitare l’accesso dei finanziamenti ai pescatori.

I Por, invece, sono gestiti dalle Amministrazioni regionali e agiscono sulle priorità individuate in ogni singola regione; hanno come beneficiari e destinatari solo i soggetti territoriali. Possono essere plurifondo o monofondo a seconda che vengano finanziati in modo esclusivo da un unico fondo, oppure da più fondi strutturali. 

È fondamentale prestare molta attenzione alla scelta del bando in cui fare richiesta, e compilare in modo corretto la domanda con tutti gli allegati necessari.

 

Fondi europei: come richiederli e spese ammissibili

In genere, sono considerate spese ammissibili quelle sostenute per l’acquisto di attrezzature, sistemi di sicurezza e beni strumentali e tecnologici; ma anche per la partecipazione ad eventi come fiere, congressi e manifestazioni su scala nazionale o internazionale. 

Invece, per quanto riguarda la richiesta di nuovi finanziamenti, le regioni utilizzano bandi specifici per stabilire i requisiti e le procedure da seguire, al fine di presentare domanda per fondi provenienti dall’Unione Europea. Solitamente, si procede con il presentare richiesta in formato digitale, insieme al business plan e alla documentazione necessaria.

Il network di BeProf mette a disposizione varie convenzioni che possono facilitare la richiesta di finanziamenti per attività di liberi professionisti, tra cui la partnership con Fidiprof che mira a sostenere la crescita della libera professione tramite finanziamenti veloci e interventi di supporto