Dentisti e Partita IVA: Costi e Vantaggi

19 Ottobre 2022

Dentisti e Partita IVA: Costi e Vantaggi

Sono sempre di più i professionisti in ambito medico e sanitario che, spinti dalla voglia di “mettersi in proprio”, decidono di aprire una partita IVA. In particolare, tempi recenti hanno portato all’evoluzione di grandi catene di studi odontoiatrici, stimolando dentisti e odontoiatri a percorrere la strada soddisfacente della libera professione.

Dentisti e odontoiatri: quando è necessaria la Partita IVA?

I giovani dentisti che desiderano dedicarsi alla libera professione hanno l’obbligo di aprire una Partita IVA. Rimangono esclusi i professionisti che esercitano lavoro dipendente, come dipendenti di cliniche, ambulatori o lavoratori del settore pubblico.

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che la prestazione di lavoro per dentisti e odontoiatri non può essere occasionale, ma solo continuativa. Di conseguenza, a meno che non si tratti di lavoro dipendente, la partita IVA è sempre necessaria per i dentisti che esercitano la libera professione. In particolare, un odontoiatra o dentista deve aprire una partita IVA quando:

 

  • esercita l’attività in uno studio privato;
  • esercita attività extramoenia, ovvero utilizza strutture o studi privati per svolgere la libera professione, anche se è dipendente del servizio sanitario pubblico;
  • esercita l’attività a favore di strutture sanitarie private di terzi o mediante convenzione con le ASL.

 

Aprire la Partita IVA: gli step

Il passo iniziale e uno dei più importanti per ogni professionista che decide di aprire una Partita IVA è senza dubbio la consulenza: è sempre buona prassi rivolgersi a un commercialista che possa seguire ogni passo dell’iter strategico e burocratico, consigliando il lavoratore. In ogni caso, l’apertura della Partita IVA deve avvenire entro 30 giorni dalla prima prestazione lavorativa.

La scelta del regime fiscale: i vantaggi

Definito il supporto, il dentista o l’odontoiatra dovrà scegliere il regime fiscale più conveniente per la propria attività. Spesso si tratta del regime forfettario: un regime agevolato, nato per supportare i giovani professionisti durante le fasi iniziali della loro attività. Grazie al regime forfettario sarà possibile accedere ad una tassazione ridotta al 15% sul reddito imponibile e, nel caso in cui siano soddisfatti i requisiti dell’aliquota start-up, sarà possibile versare solo il 5% per i primi cinque anni.

Tuttavia, a fronte di una tassazione molto bassa, il regime forfettario non è sempre preferibile al regime ordinario. La tassazione agevolata, infatti, non permette di scaricare alcun costo accessorio ad eccezione dei contributi versati.

L’alternativa al regime forfettario è il regime ordinario, con una tassazione che varia secondo scaglioni di reddito IRPEF. Se un odontoiatra decide di aprire un proprio studio professionale, ed è quindi soggetto a varie spese che potrebbe detrarre, il regime ordinario può essere più vantaggioso.

L’iscrizione all’ENPAM

Un terzo step fondamentale per esercitare la libera professione in ambito sanitario è l’iscrizione alla Cassa di previdenza: Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri. Aderire all’ENPAM è importante per ottenere servizi di previdenza sociale come pensioni o indennità di maternità, malattia e infortunio.

Come detto, scegliendo il regime forfettario si abbatte notevolmente il peso di imposte e contributi. Tuttavia, rimangono invariati i contributi previdenziali di Quota A e Quota B da versare all’ENPAM. La Quota A è dovuta da ogni iscritto; la Quota B è dovuta solo dai liberi professionisti che traggono un effettivo guadagno dall’esercizio della professione, e varia a seconda del reddito professionale.

 

La polizza sanitaria

Per gli autonomi che operano nell’ambito medico e sanitario, è opportuno adottare una copertura sanitaria adeguata. I rischi della professione e le poche tutele derivanti dal lavoro autonomo possono ostacolare l’esercizio dell’attività, è bene quindi selezionare una polizza assicurativa che si adatti alle incertezze del mestiere e alle proprie possibilità.

Il network BeProf include programmi di finanziamento dedicati all’ambito sanitario: Fidiprof aiuta i professionisti a fronteggiare le difficoltà dovute al periodo di pandemia da Covid-19 e permettere a dentisti e odontoiatri di svolgere serenamente la libera professione.