Come richiedere il reddito di cittadinanza da libero professionista?

27 Marzo 2023

Come richiedere il reddito di cittadinanza da libero professionista?

 

Il reddito di cittadinanza è un sostegno economico che può essere richiesto dai cittadini italiani in situazione di precarietà economica. La concessione avviene tramite un’apposita card, all’interno della quale viene erogata una somma definita in base all’ISEE: si prendono in considerazione una serie di variabili, come il numero di componenti del nucleo familiare, i loro redditi, il possesso di beni immobiliari o la presenza di minorenni.

Il reddito di cittadinanza non è diretto solo a soggetti disoccupati o lavoratori dipendenti, ma anche chi lavora come libero professionista può beneficiarne rispettando determinati requisiti ed eventuali procedure.

 

Quali sono i requisiti per richiedere il Rdc con la Partita IVA?

I titolari di Partita IVA possono richiedere il Rdc dimostrando che, nonostante la propria attività sia svolta in autonomia, il reddito familiare non supera la soglia indicata dalla legge per ottenere il sostegno. In quel caso, lo Stato verserà un importo che farà raggiungere, ai redditi familiari, la soglia minima indicata, ma solo se tali soggetti rispettano determinati requisiti:

  • essere cittadino italiano, Ue o extra Ue, ma con permesso di soggiorno valido;
  • reddito familiare di 6.000 euro, maggiorato a 9.360 se in affitto;
  • ISEE al di sotto di 9.360 euro;
  • patrimonio immobiliare inferiore a 30.000 euro;
  • patrimonio finanziario sotto a 6.000 euro, che incrementa a seconda dei componenti della famiglia.

Con la Legge di Bilancio 2023 è stata modificata la durata del sostegno concesso, che scende a 7 mesi (con alcune eccezioni) e prevede un importo di 780 euro mensili come contributo extra. Dal 2024, invece, si teme che questa misura possa del tutto scomparire.

 

Come presentare la richiesta del reddito di cittadinanza?

Per presentare la richiesta del reddito di cittadinanza da partita IVA è obbligatorio comunicare all’INPS il reddito che si percepisce, per verificare se ci sono le condizioni necessarie ad ottenere il sussidio.

La comunicazione avviene compilando il modello Rdc/Pdc-Com, che dovrà essere inviato all’INPS tramite il Caf o sul portale online. È necessario anche inviare ogni trimestre il reddito percepito per verificare se il sussidio può permanere o deve essere ridotto. 

Il modello Rdc/Pdc-Com deve essere presentato per comunicare determinate modifiche ed informazioni, tra cui:

  • alcune variazioni particolari del nucleo familiare successive all’invio della domanda;
  • qualsiasi variazione del patrimonio di beni durevoli e immobiliare rispetto a quello comunicato in precedenza;
  • svolgimento di attività lavorative avviate in seguito alla comunicazione della domanda.

 

Cause di revoca del reddito di cittadinanza per liberi professionisti

È possibile anche perdere automaticamente questo beneficio al verificarsi delle seguenti ipotesi:

  • condanna o applicazione di misura cautelare personale;
  • quando interviene la revoca di natura sanzionatoria del reddito di cittadinanza (tutte le somme erogate dovranno essere restituite);
  • quando l’attività cessa prima di dodici mesi dall’avvio.

Per evitare quest’ultima circostanza, puoi affidarti alle convenzioni del network di BeProf, una community di liberi professionisti, dove puoi trovare servizi di consulenza, finanziamenti agevolati e corsi di formazione in materia fiscale e tributaria.